
Decreto salva banche: i risparmiatori hanno perso tutto!
Ennesimo smacco per risparmiatori italiani!
Sono trascorse non meno di due settimane da quando il governo Renzi si è “macchiato” di un grave “crimine” contro migliaia di investitori italiani che ignari del rischio cui erano esposti hanno perso i risparmi di una vita!
Si lo so, sto utilizzando parole forti! Ma alcune famiglie italiane in questo momento stanno vivendo una vera e propria tragedia!
Ancora una volta i dipendenti delle Banche probabilmente spinti dai cospicui bonus o pressioni dei superiori hanno rifilato strumenti tossici a molti correntisti. Non si spiegherebbe altrimenti quanto accaduto, visto che il profilo di rischio della maggior parte dei risparmiatori era basso. Molti di loro avevano strumenti sicuri come titoli di Stato o conti deposito.
Il Bail in coinvolgerà anche i correntisti
Ti ricordo che dal 1° gennaio 2016 entrerà in vigore il Bail-in. Da allora nessun investitore è più al sicuro, correntisti compresi!
Il fallimento delle 4 banche ha coinvolto per ora solo chi aveva strumenti finanziari di quelle specifiche banche.
Dal nuovo anno quando scatteranno le nuove norme europee anche i correntisti saranno coinvolti nel salvataggio delle banche. E questo perché la normativa europea si basa sul semplice assunto che lo Stato non deve più intervenire con soldi pubblici nelle crisi bancarie.
L’inizio del nuovo anno si presenta impegnativo per i risparmiatori come te! Non ti basterà più valutare il rischio degli strumenti in cui investi. Sarà tuo onere capire se la tua Banca è affidabile o meno!
Ecco come puoi proteggerti dal Bail in!
Per fortuna con un piccolo stratagemma puoi ridurre il tuo onere. Per scongiurare che la banca si succhi i soldi dal tuo conto corrente come una sanguisuga a digiuno da giorni, devi lasciare sul tuo conto una liquidità non superiore ai 100.000 euro.
Se disponi di una somma superiore ti basta investire in strumenti “sicuri” la differenza, come ad esempio in titoli di Stato o conti deposito.
Questo perché, come hai potuto apprendere da articoli passati, i correntisti fanno da “croce rossine” solo con la liquidità eccedente i 100.000 euro.
Giusto per capici: se disponi di 120.000 euro sul tuo conto e la tua banca fallisce perderai un ammontare pari a 20.000 euro.
Insomma il nuovo anno richiederà un po’ di impegno in più anche a quei risparmiatori che non hanno tanto sintonia con la finanza.
Ricapitoliamo:
- Il decreto salva-banche ha dato attuazione al principio base su cui si fonda la nuova normativa europea in tema di gestione di crisi bancarie: Lo Stato non può più rifinanziare le banche in difficoltà
Concorrono a risanare i conti gli investitori che hanno sottoscritto strumenti ad alto rischio come azioni o obbligazioni subordinate. Possono essere chiamati a ripianare le perdite anche i titolari di strumenti a medio rischio come le obbligazioni ordinarie e senior. - Dal 1° gennaio 2016 entrerà in vigore a pieno titola la normativa europea conosciuta come Bail-in. Tale normativa non fa più distinzione tra detentore di strumenti finanziari ed il semplice correntista. In caso di crisi bancaria tutti sono chiamati, secondo uno specifico ordine di priorità, ad aiutare la banca.
- I correntisti perderanno “solo” le somme eccedenti i 100.000 euro presenti sul conto.
Sono numerosi e tanti i dibattiti sulla bontà della nuova normativa europea (Bail-in). Come tutte le discussioni anche questa sarà destinata a durare in eterno.
Non è mio obiettivo in questa sede esprimere un mio parere al riguardo. Ma una osservazione mi sorge spontanea:
Gli autori di questi scempi realizzati per incompetenza o peggio ancora in male fede, quale ruolo avranno?! Continueranno a percepire cospicui stipendi e laute buone uscite?!
Voglio pendermi in giro. Faccio finta di non conoscere la risposta.
2 Commenti
Ciao Vincenzo, ad esempio io ho widiba (banca del per nulla solido MPS), dove ho fatto depositi vincolati al 2,5% promozionale per una cifra inferiore ai 100.000. Cosa ne pensi? Grazie, ciao Fabrizio
Ciao Fabrizio, Widiba è una banca controllata al 100% da MPS. Questo significa che il capitale sociale è interamente apportato dal MPS ma giuridicamente Widiba è indipendente da MPS. L’eventuale fallimento di MPS, in quanto entità giuridicamente distinta, non conduce ad un automatico fallimento di Widiba. Le conseguenze di una fallimento di MPS su Widiba purtroppo non è possibile conoscerle a priori anche se in linea teorica chi è cliente di Widiba non correrebbe i rischi come un cliente diretto di MPS. E’ ipotizzabile infatti, che in caso di fallimento di MPS, Widiba sia ceduta ad altra banca per consentire a MPS di recuperare liquidità. In ogni caso privilegiate la prudenza. Mantenete gli investimenti al di sotto dei 100k. a presto, Vincenzo