Lo spettro del Prelievo forzoso
Da qualche giorno aleggia sul web lo spettro del Prelievo forzoso sui conti correnti in seguito al recepimento in Italia di una Direttiva Europea che diventerà operativa dal gennaio del 2016.
Prelievo forzoso: facciamo chiarezza!
Prima di entrare nel merito della questione voglio subito tranquillizzarti! E’ vero, il recepimento della direttiva Europea renderà più difficile la vita dei correntisti ma le cose non sono così come pensi o te le raccontano!
L’utilizzo del termine prelievo forzoso in questo contesto credo sia un può fuorviante. Molti lettori, e probabilmente anche tu, quanto pronunciano la parola prelievo forzoso hanno in mente ciò che successe in quella lontana notte del 1992, quando D’amato “rapinò” improvvisamente i cittadini attingendo dai propri conti correnti somme di denaro che sarebbero servite per ridurre il debito pubblico.
Rilassati: la direttiva europa recepita in questi giorni di cui ti sto parlando in questo articolo non riguarda questo tipo di prelievo forzoso.
Ahimè, questa ultima ipotesi non pò essere comunque scartata, ma almeno per il momento non c’è nulla di “ufficiale”.
Il bail in non è il Prelievo forzoso!
Con il recepimento di questa norma viene richiesta la “compartecipazione” a tutti i livelli, quindi anche dei correntisti, alla riduzione del debito di una Banca in dissesto al fine di evitarne il fallimento. Tale “regola” di ricorso in via prioritaria all’utilizzo di risorse interne tecnicamente è definita bail in.
Ignazio Visco è stato chiaro: “le nuove regole «non consentono d’ora in poi il salvataggio di una banca senza un sacrificio significativo da parte dei suoi creditori” (bail in). Solo in un secondo momento potrà intervenire lo Stato (bail-out).
Non posso negarti che da oggi la vita dei correnti è diventata un pò difficile! Tuttavia il rischio di subire “espropri” di somme di denaro può ridursi al minimo se rispetterai ciò che sto per dirti!
Eccome come difenderti dal bail in!
Prima che ti allarmi voglio rassicurati sul fatto che la direttiva europea prevede un preciso ordine di “aiuti” al salvataggio della Banca. In caso di difficoltà finanziarie i primi a scarificarsi per la banca saranno gli azionisti.
Successivamente, secondo questo preciso ordine: i detentori di altri titoli di finanziamento, come gli obbligazionisti; gli altri creditori subordinati; i creditori chirografari; le persone fisiche e le imprese titolari di conti correnti, libretti, depositi ecc. ecc. per l’importo sopra i 100.000 euro.
Se le risorse interne (bail in) non dovessero essere sufficienti allora si ricorra alle risorse esterne, ovvero agli aiuti di Stato (bail out).
Sicuramente non ti è sfuggito che i correntisti sono tra gli ultimi a dover manifestare la loro solidarietà e nei limiti del capitale eccedente 100.000 euro.
1# La prima cosa che devi fare per dormire in maniera serena è mantenere i tuoi risparmi investiti in liquidità al di sotto della soglia di garanzia dei 100.000 euro.
2# Da oggi in poi, se hai intenzione di continuare a seguire i tuo consulente bancario (probabilmente ti piace accontentarti di miseri interessi!!) almeno chiedi tutta la documentazione necessaria al fine di comprendere se i prodotti in cui investi sono soggetti al bail in e qual è il grado di rischio!
Ricorda, secondo del tipo di investimento che realizzi hai una maggiore o minore probabilità di essere coinvolto nel salvataggio di una Banca.
In caso di dissesto bancario i soggetti interni ed esterni coinvolti in ordine di priorità sono:
- gli Azionisti della banca
- i detentori di strumenti finanziari emessi dalla Banca: es. obbligazionisti
- creditori subordinati
- creditori chirografari
- correntisti per somme eccedenti i primi 100.000 euro
- eventuali ricorso ad aiuti di Stato (bail out)
Spero che con questo articolo tu abbia chiarito un pò le idee sul significato di prelievo forzoso che in questi giorni impazza sul web!
E soprattutto abbia compreso come limitare i rischi di essere coinvolto nel salvataggio si una Banca. Sono consapevole che è un gesto di altruismo che ti risparmieresti ben volentieri! ????
Non fare il “belin” difenditi dal bail in !!!!
26 Commenti
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Buongiorno! Non vorrei sembrare troppo sbrigativo od ingenuo ma… Se decidessero di effettuare un prelievo forzoso non sarebbe sufficiente toglierli dal conto per evitarlo?? Ovvero anche fare dei buoni postali dovrebbe bastare… O no?? Se invece riguardasse solo i correntisti di una specifica banca, non basterebbe aprire un bel conto postale per evitare ogni rischio?? Grazie!
@ Roberto Se il prelievo colpisse anche le consistenze finanziarie (ovvero i titoli in cui hai investito) allora no, non sarebbe sufficiente.
Salve! Se io ho un conto cointestato da 3 persone … anche in questo caso la copertura e’ 300.000 euro?
Buongiorno, sì. La legge stabilisce 100k per ogni correntista. Chiaramente l’invito è di non detenere somme così grandi liquide su un solo conto bancario. Meglio avere qualche conto in più. E’ vero si paga più imposta di bollo ma può essere considerata una sorta di “assicurazione”. saluti, Vincenzo
Quando entrerà in vigore il BAIL-IN sono chiamati a pagare per il salvataggio di una banca anche i titolari di depositi per la parte eccedente i €100.000,00. Desidero due chiarimenti : 1) sono interessati al salvataggio anche i titolari di libretti di deposito bancari e postali oltre ai titolari di conto corrente per la parte eccedente i € 100.000,00? 2) se si hanno più di due conti correnti nella stessa banca intestati, ciascuno, a tre persone, la tutela è di € 300.000,00, considerando 100.000,00 per ogni cointestatario? Grazie e saluti
1) sì. vale per Conti correnti, libretti di deposito, conti di deposito. Anche se per i libretti postali la cosa è differente in quanto Poste Italiane è ancora per quota maggioritaria in mano pubblica. Sotto questo aspetto i conti e i depositi postali sono più sicuri. 2) sì.In linea di principio ogni intestatario è coperto fino a 100.000 euro. Ma ha senso avere 3 conti correnti presso la stessa Banca? Io inizierei a pensare di aprirlo anche presso altra banca. a presto, Vincenzo
Ti ringrazio Vincenzo, sei stato chiarissimo. Mi conforta vedere che le riflessioni che fai sono in linea con quanto ho sentito alla conferenza; ciò significa che non ho perso tempo per niente… ???? Seguo questo blog e quello di Segretibancari da abbastanza per sapere che, per professionalità e serietà, voi siete realmente obiettivi ed indipendenti nel vostro giudizio. Quando parli della capacità della Banca “di saper la propria attività”, intendevi “di saper gestire la propria attività”? A presto. Pierluigi
Esatto! ????
Buongiorno Vincenzo, ieri sera ho partecipato ad una conferenza sul tema del bail tenuta dai consulenti finanziari di un grosso gruppo bancario e volevo confrontarmi con te su quello che è emerso. Non sono un esperto ma, al di là degli aspetti generali, che collimano su quanto leggo qui sul vostro portale, la platea è stata sensibilizzata a porre la massima attenzione a due aspetti di una banca (come suoi correntisti, azionari o obbligazionari), per testarne la solidità: una bassa leva finanziaria (rapporto tra attivi e capitale); un alto tasso di copertura sui crediti in sofferenza (coverage ratio). Al di là di azioni/obbligazioni, a tuo modo di vedere è realmente utile/importante per il normale risparimiatore prendere in considerazione questi due “semplici” elementi nella scelta di una solida banca in cui aprire un conto corrente o un conto deposito? Ti ringrazio e ti faccio i complimenti per il blog!
Caro Pierlugi, per prima cosa grazie per i complimenti! fa sempre piacere riceverne.. Si tratta di due indici sicuramente che danno un’idea sul grado solidità della Banca. Dico idea in quanto l’analisi di due indicatori seppur importante non è sufficiente a dare un giudizio “completo” sull’affidabilità della Banca. Restano tuttavia due importanti indici tanto è vero che Basilea 3 ha imposto condizioni più stringenti alle Banche che vanno proprio a migliorare questi parametri. Si tratta di due parametri che misurano la “prudenza” della Banca e quindi l’esposizione al rischio. Nulla dicono in merito alla capacità della Banca “di saper la propria attività”. Quindi per il correntista possono risultare utili e anche sufficienti. Per un obbligazionista e soprattutto per un azionista direi di no. a presto, Vincenzo
Non fare il “belin” difenditi dal bail in !!!! Bellissimo…. ???? Giginvestitoreconsapevole ..la condivisione crea valore… jinny@libero.it
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